Crisi economica? Si, ma non si rinuncia allo smartphone

La crisi economica generalizzata ha messo alla strette le famiglie italiane, tra tasse appena pagate ed altre in arrivo per l’inizio dell’anno la situazione non sembra di certo molto rosea. Quello che appare strano in questo periodo di recessione è come il mercato degli smartphone non conosca cali di vendite.
Se questa situazione potrebbe sembrare normale per via del Natale alle porte, stona sicuramente con la situazione economica generale del paese. Inoltre il costo di acquisto di questi splendidi gioielli di tecnologia non è di certo molto abbordabile, con prezzi che si aggirano intorno ai 700 euro per i più performanti.
Di contro bisogna considerare che la maggior parte dei consumatori approfitta di qualunque tipo di sconti e offerte per portarsi a casa smartphone di ultima generazione, come capitato ad esempio con il nuovo smartphone Apple che solo con offerte come questa può avere un costo raggiungibile ai più, che non sembra essere un episodio isolato.
Senza questo genere di offerte difficilmente ci si può slegare da ciò che mettono sul piatto i provider di telefonia mobile, che offrono costi iniziali quasi nulli a fronte di abbonamenti pluriennali, anche se online sembra che stia nascendo una nuova tendenza. Infatti sul web si può trovare un prezzo simile anche per questo Samsung, e non è detto che anche altri smartphone di fascia alta non vengano proposti con sconti di questo tipo.
Oggi sembra proprio che senza lo smartphone non si riesca veramente a vivere, un dispositivo diventato praticamente indispensabile a tutte le età. La grande richiesta che ancora pervade il mercato degli smartphone è una delle cause che non permette il ribasso dei prezzi, nonostante le case produttrici immettano sul mercato novità con una velocità disarmante.
Infatti il prezzo di acquisto sembra calare solo dopo parecchi mesi dall’uscita, quando ormai lo smartphone è diventato quasi obsoleto rispetto ai suoi successori. Però anche questo calo non è sicuramente consistente, così come capita ad esempio ai melafonini, il cui prezzo non sembra conoscere cali anche dopo un anno dal lancio.
In questo caso si può vedere la mancata rinuncia allo smartphone come un investimento da far fruttare, considerato il fatto che molti di questi device non si deprezzano neanche da usati. Rimane comunque la strana sensazione che in un periodo di crisi ci sia qualcosa di sbagliato nel preferire spendere dei soldi per uno smartphone piuttosto che cercare di preservarli per il futuro.

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