Start Up: la finanza agevolata come strumento per ottenere dei contributi

 

Secondo gli ultimi dati statistici, nel 2012 si è verificato il boom di aperture di “partita iva” che secondo gli esperti è una conseguenza della mancanza di posti di lavoro.
Tuttavia, già nel 2011 il numero di nuove imprese nate era stato superiore rispetto agli anni passati a dimostrazione del fatto che comunque c’è la voglia ed il desiderio da parte di molti di mettersi in proprio aprendo un negozio piuttosto che una piccola azienda o uno studio professionale.

Proprio legato all’apertura di nuove imprese (ossia allo start up d’impresa) sotto forma di ditte individuali o snc o srl o di lavoro autonomo (quindi studi professionali) da qualche anno esistono varie forme di incentivi e agevolazioni per le imprese per l’ottenimento di contributi di start up.
Finanziamenti alle imprese sotto forma di agevolazioni e di fondo perduto utili a finanziare il nuovo imprenditore nello sviluppo iniziale della propria attività.

Ecco quindi che sono molti i bandi di start up e le agevolazioni offerte da enti nazionali statali in grado di aiutare la creazione d’impresa.
Dai classici bandi regionali di start up a Sviluppo Italia, l’incubatore nato esclusivamente come supporto allo start up delle imprese italiane.

L’unica difficoltà per l’ottenimento di questi contributi alle imprese riguarda i tempi burocratici ossia i tempi utili per l’approvazione delle domande (ndr domande spesso non semplici poiché bisogna presentare numerose documentazioni oltre a un efficace business plan, documento principale della richiesta che spesso viene, anche a pochi euri, facilmente compilato da consulenti e società di consulenza in finanza agevolata professioniste): mesi e mesi di attesa (la media è circa 4/6 mesi) per l’esito positivo o negativo della domanda.

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