Cos’è il protesto bancario e come risolverlo

Un protesto è una procedura con cui un notaio, un ufficiale giudiziario o un impiegato comunale dichiara formalmente il non pagamento o la non accettazione dei titoli.

Il vaglia, la cambiale e l’assegno sono tre tipi di titoli di credito che possono essere utilizzati per effettuare pagamenti.

Quando viene presentata una protesta, la Camera di Commercio la pubblicherà nella Lista Ufficiale dei protesti entro 10 giorni. Questa lista viene aggiornata mensilmente e ha lo scopo di proteggere gli appaltatori e i potenziali appaltatori, così come gli appaltatori che hanno precedentemente lavorato con altre entità che ora protestano.

Come rimediare al protesto

Se si registra un protesto riguardo al pagamento di un assegno o di una cambiale, esistono due possibili rimedi.

Dopo il protesto di un assegno, hai 60 giorni di tempo per pagare l’intero importo dell’assegno. Viene anche aggiunta una penale. Se questo periodo è passato e non hai pagato l’intero importo dell’assegno, il tuo nome sarà segnalato alla tua Prefettura locale, che assegnerà una sanzione monetaria. La Banca d’Italia poi aggiunge il tuo nome ad un database centralizzato. Questo significa che non potrete più emettere assegni per sei mesi dopo questo inserimento nella CAI (Centrale di Allarme Interbancaria).

Se il pagamento viene ricevuto, la legislazione non cancella immediatamente il protesto, ma è necessario presentare una domanda di riabilitazione presso il Presidente del Tribunale della provincia dove risiede il debitore. Deve passare un anno dal “pagamento avvenuto” e se in questo lasso di tempo non si sono verificati altri protesti, allora si può presentare una domanda di cancellazione all’Ufficio Protesti per ottenere la cancellazione dal registro informatizzato dei protesti.

Una cambiale, invece, può essere cancellata dalla Lista Ufficiale dei Protesti dopo la data in cui è stata tratta, presentando una domanda all’Ufficio Protesti della Camera di Commercio di riferimento.

Se il pagamento viene effettuato dopo un anno, la cancellazione dal registro sarà possibile solo dopo aver completato la riabilitazione.

Come ottenere prestiti per protestati

Il problema dei protestati è diventato una grande preoccupazione, come dimostrano le sempre più numerose morosità sugli obblighi di prestito esistenti, ed è molto più facile trovarsi in una posizione in cui non si possono rispettare le scadenze per il rimborso del debito.

Le banche e le istituzioni finanziarie hanno riconosciuto il ruolo sempre più grande e importante che i protestati giocano nella loro base di clienti e hanno creato un settore di servizi finanziari rivolti specificamente a questo segmento di mercato.

Ovviamente le banche e gli istituti di credito che decidono di concedere prestiti a tali soggetti lo fanno a condizioni ben meno vantaggiose rispetto ai prestiti tradizionali ovvero:

  • la firma di un garante
  • ipoteca immobiliare
  • la titolarità di una pensione o di altri redditi periodici.

Tuttavia non sempre i protestati riescono a soddisfare talei requisiti e pertanto ciò si traduce in una enorme difficoltà di accedere al credito.Per questo negli ultimi anni sono sorte molte attività che sono specializzate nell’apertura di conti correnti a protetati come Conto Protestati Service.

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