Da qualche tempo ormai il settore immobiliare mostra evidenti segnali di ripresa. Questo è avallato dall’Agenzia delle Entrate nel suo puntuale rapporto sul mercato immobiliare e su quello degli affitti edito il 15 maggio.
Quali cambiamenti ci sono stati?
E’ cambiato che pure in Italia, come in molte altre parti del mondo, si passa ormai in maniera alquanto celere dalla casa in affitto al mutuo, soprattutto al mutuo prima casa. Questo avviene perché gli italiani si sono resi conto che, come dicevano un antico detto, l’affitto lo perdi mentre la casa ti resta.
Ulteriore conferma di ciò che sta avvenendo arriva dall’Omi (Osservatorio immobiliare dell’Agenzia dell’Entrate in collaborazione con l’Abi) e l’Abi (Associazione Bancaria Italiana) che affermano con chiarezza questo cambiamento negli usi e costumi del mattone. E’ usuale, oramai, affittare una casa all’inizio di una convivenza; dopo, trovata quella ideale, la si compra sfruttando le agevolazioni fiscali e i bassi tassi d’interesse di questo periodo.
Anche l’Istat conferma il trend, tramite l’indice ClimaFuturo, il quale dice che la propensione all’acquisto di immobili è aumentata.
Gli elementi che spingono gli italiani all’acquisto sono molteplici:
– il valore commerciale dell’immobile non può scendere sotto un certo livello, anzi con il tempo il suo valore può solo aumentare;
– la casa è un bene che paghi nel lungo periodo;
– sono aumentate le occasioni di acquisto;
– l’abbassamento dei prezzi di mercato.
Ci auguriamo che questo cambio di rotta possa sempre migliorare con il passare del tempo.