Tra le principali forme di investimento degli ultimi anni dobbiamo segnalare l’equity crowdfunding, che da alcuni mesi in Italia ha accolto anche l’ambito più ristretto del crowdfunding immobiliare. Per comprendere meglio questo argomento, è utile partire da un’analisi dell’equity crowdfunding, per passare poi alla descrizione di come esso possa essere impiegato nel real estate.
Cos’è l’equity crowdfunding
L’equity crowdfunding altro non è che una raccolta fondi a cui partecipa la folla (traduzione di crowd). Si tratta quindi di una raccolta fondi aperta a tutti, che abbassa i limiti minimi per gli investimenti e che apre nuove opportunità di guadagno.
In America è già da un po’ di anni che la raccolta fondi viene sfruttata come strumento per finanziare progetti di vario tipo, mentre nel nostro paese il suo impiego è più recente. Questo tipo di raccolta di denaro ha ottenuto infatti una normativa in Italia nel 2013. Prima di allora non era previsto dalla legge l’avvio di campagne di finanziamento di questo genere.
C’è da dire anche che l’Italia è stato il primo paese europeo a dotarsi di una normativa. Anche se negli altri paesi si è iniziato a parlare prima di questo argomento rispetto che in Italia, in questo caso siamo stati più pronti a mettere a norma la raccolta fondi per progetti finanziari.
Dalla sua introduzione, l’equity crowdfunding ha vissuto una crescita costante nel nostro paese. Facendo riferimento ai dati di giugno 2018, attraverso questo strumento è stata raccolta una liquidità complessiva di circa 33,3 milioni di euro. Per comprendere meglio come il settore sia cresciuto, basta dire che di questa somma ben 20,9 milioni sono stati raccolti negli ultimi dodici mesi.
L’ultimo punto da spiegare, prima di passare a descrivere nello specifico il settore immobiliare, è il termine equity. Non si parla semplicemente di crowdfunding, ma di una raccolta fondi definita equity per un motivo ben preciso. L’investitore che prende parte alla campagna e che sceglie di finanziare il progetto riceve infatti delle quote societarie della società che ha finanziato con il suo contributo.
Crowdfunding immobiliare: com’è nato e come funziona
Il successo del crowdfunding nel finanziare progetti di vario tipo ha portato a voler aumentare le applicazioni di questo strumento. E’ nata così l’idea di proporre il crowdfunding immobiliare, ovvero di sfruttare la raccolta fondi per finanziare progetti immobiliari.
Sono nate diverse società che si occupano di mettere a disposizione questo strumento, attraverso delle pratiche piattaforme. Chi ha bisogno di un prestito commerciale si può rivolgere a questi servizi, per avviare una campagna di raccolta fondi online e sperare di raggiungere la cifra necessaria per finanziare il progetto immobiliare.
Il crowdfunding immobiliare è molto recente in Italia, ma i numeri sono già interessanti e fanno sperare per il futuro. Si è visto che gli investimenti immobiliari online che sono stati eseguiti tramite questo strumento hanno offerto dei ritorni economici di ottimo livello, garantiti anche dalla possibilità di diversificare i progetti real estate sui quali si investe. E’ interessante inoltre l’opportunità di investire, sempre tramite la piattaforma che si è scelta, sia nel mercato immobiliare Italiano, sia su progetti immobiliari internazionali.